È frequente negli individui anziani che giunga quel momento in cui non si è più in grado di badare opportunamente a se stessi. Perché l’individuo possa continuare a condurre la propria vita in condizioni dignitose diventa allora necessario intervenire fornendogli un sostegno che sia adeguato alle esigenze manifestate, e che agisca da supporto nelle sue attività quotidiane.

Ma siamo in grado di cogliere e riconoscere i segnali di questo disagio? Vediamo insieme alcuni:

  • Igiene improvvisamente trascurata, sia a livello personale che abitativo, abbigliamento trasandato, una generale incuria o ancora disattenzioni che precedentemente non si verificavano, come l’accumularsi della posta o della spazzatura;
  • Perdita di peso: un anziano che “dimentica” di mangiare sta manifestando un deficit di memoria, ed è attraverso comportamenti simili che tendono ad esordire le malattie cognitive; lo stesso discorso vale quando si verificano inspiegabili cambiamenti in casa, intesi come posizionamenti di oggetti in posti inconsueti e privi di logica;
  • Cattiva gestione di terapie farmacologiche, ovvero l’assunzione di farmaci sbagliati o con tempistiche e quantità differenti da quelle suggerite dal medico curante;
  • Difficoltà deambulatorie: lentezza, mancanza di equilibrio, fatica nel compiere movimenti semplici
  • Modifiche caratteriali: improvvisi sbalzi d’umore, aggressività, irritabilità, diffidenza e mancanza di fiducia non solo nei confronti degli estranei ma anche dei parenti e delle persone care;
  • Mancanza di orientamento all’esterno delle mura domestiche.

Tutte queste modifiche nella condotta dei nostri cari devono metterci in allarme perché possono essere manifestazioni di un progressivo declino cognitivo e rendono indispensabile un intervento tempestivo.

Il ricovero in una struttura può però spesso rappresentare un trauma che andrebbe a peggiorare la situazione minando ulteriormente l’equilibrio psicofisico dell’anziano, che tende a vivere soluzioni simili come un vero e proprio abbandono. L’assistenza domiciliare invece può fornirgli l’aiuto ed il sostegno necessari senza costringerlo ad allontanarsi dalla propria abitazione, dai familiari e dalla sua quotidianità.