Lo evidenzia l’ultimo rapporto Eurostat: tra gli italiani over 65 la vaccinazione anti-influenzale è scesa vertiginosamente perdendo ben 10 punti percentuali rispetto agli scorsi anni, arrivando a toccare il 52% e facendo precipitare il nostro paese dal terzo al settimo posto nella classifica dei paesi virtuosi.

Colpa della disinformazione o della superficialità? Difficile dirlo, certo è che non vaccinandosi si sottovaluta un rischio importante per la salute. Le conseguenze dell’influenza possono essere infatti serie nei pazienti anziani, per i quali il vaccino può essere considerato un vero e proprio presidio salva vita. Come infatti sottolinea il Ministero della salute «Per ridurre significativamente morbosità, complicanze e mortalità per influenza è necessario raggiungere coperture vaccinali elevate nei gruppi di popolazione target, in particolare negli anziani con più di 65 anni e nei soggetti ad alto rischio di tutte le età».

La situazione che si è venuta a delineare negli ultimi anni è molto preoccupante, ed è facile comprenderlo se si considera che nel nostro paese sono circa 22-23 milioni i pazienti in età geriatrica affetti da patologie croniche e/o disabilità ed esposti perciò a complicanze importanti.

Secondo gli esperti, l’obiettivo minimo sarebbe quello di raggiungere il 75% del target, quello ottimale il 95%, ma si tratta di risultati difficilmente raggiungibili se non si lavora in primo luogo sull’aspetto divulgativo ed informativo legato al vaccino: esistono infatti lacune sull’argomento che difficilmente possono essere colmate se non si promuove adeguatamente la pratica della vaccinazione anti-influenzale, soprattutto se si considera che gli anziani solo molto raramente chiedono informazioni in merito. Ancora oggi sono inoltre innegabili le ripercussioni dovute alle tante ed infondate polemiche, tutte smentite, riguardanti i fantomatici effetti collaterali dei farmaci iniettati.

I vaccini sono una forma di difesa indispensabile per la salute degli anziani, la sola che consente di risparmiare vite oltre che risorse: ogni anno, sono circa 8 mila i decessi legati alla sindrome influenzale e la prevenzione è l’unico modo che abbiamo a disposizione per evitarli.