Dal 2000 in ad oggi Italia, sono state oltre un milione e mezzo le fratture al femore tra gli over 65, quasi 100.000 i ricoveri, 400.000 i decessi post-frattura e 200.000 i pazienti cui è stata riconosciuta l’invalidità permanente: questi i dati registrati ed emersi dagli esperti dell’Università di Roma Torvergata. 

Sempre secondo gli stessi studi, i fratturati hanno nei due terzi dei casi superato gli 80 anni e quattro su dieci sono donne. Porre l’accento su quanto emerso e sulla situazione allarmante che delineata è ancora più importante oggi, in vista della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi che ricorre nella giornata di Domenica 20 Ottobre.

Che il problema a monte sia quello dell’osteoporosi è infatti ovvio: sebbene la patologia in questione sia difficile da eludere in età avanzata perché indissolubilmente legata all’invecchiamento, ribadiamo che la prevenzione è possibile ed attuabile attraverso alcuni accorgimenti che possono rivelarsi estremamente preziosi per un anziano. È senz’altro di primaria importanza seguire una dieta equilibrata e ricca di calcio, vitamine e sali minerali, provvedendo ad integrare eventuali carenze di calcio e vitamina D, e migliorare la resistenza del tessuto osseo svolgendo un minimo di attività fisica. Altrettanto importante è limitare i fattori di rischio della malattia, quali fumo, alcol, caffè e l’eccessiva magrezza.

Non dimentichiamo poi che a determinare gran parte delle fratture degli anziani sono gli incidenti domestici, e dunque anche le misure preventive che riguardano l’ambiente domestico possono rivelarsi utili: è consigliabile ad esempio ridurre il numero di tappeti e ostacoli in casa, ricorrere a tappeti antiscivolo nelle docce, eliminare fili e cavi sparsi sul pavimento, predisporre maniglie e sostegni in punti strategici e fare in modo che tutto sia a portata di mano e non troppo in alto.