web analytics

Ipotermia negli anziani, come evitarla

Home - Blog Detail

Basse temperature e sbalzi termici rendono l’inverno un periodo estremamente delicato per gli anziani: non è infatti un caso che durante la stagione fredda il rischio di mortalità aumenti del 6-10% per ogni grado in meno rispetto alla media stagionale e che i ricoveri aumentino del 25-30%.

Non si tratta solo di influenza: il malanno stagionale per eccellenza è solo uno e forse il più banale tra i pericoli che l’inverno comporta. La difficoltà nell’autoregolazione della temperatura corporea, cui gli anziani sono soggetti, può infatti provocare complicanze per coloro che sono affetti da patologie cardiache e respiratorie, oppure per chi, a causa di malattie croniche, presenta un sistema immunitario già compromesso. A doversi comportare con cautela sono anche i diabetici ed i soggetti ipertesi, che a causa di incrementi della pressione arteriosa possono andare incontro ad infarti ed ictus. Non dimentichiamo poi il rischio cadute e conseguenti fratture, incrementato dalla presenza di ghiaccio, pioggia e vento. E ancora: patologie di tipo acuto quali geloni, congelamento e lesioni da freddo anche gravi, riacutizzazione delle malattie reumatiche e dei sintomi ad esse correlati, aumento degli incidenti stradali causati dal maltempo e così via.

Fondamentale per salvaguardare la salute degli anziani è prevenire il fenomeno di ipotermia, ovvero l’abbassamento della temperatura corporea sotto i 35°. Nei pazienti anziani tale fenomeno è abbastanza frequente perché i meccanismi di termoregolazione si deteriorano a causa dell’invecchiamento e del fatto che l’anziano può non rendersi conto del calo di temperatura, soprattutto se affetto da forme di declino cognitivo. È perciò innanzitutto importante che il caregiver sia in grado di riconoscerne i sintomi: debolezza, irritabilità, confusione, minore reattività e sonnolenza. Al fine di prevenire l’ipotermia è utile inoltre vestirsi a strati, preferendo caldi indumenti di lana, consumare bevande calde e ricorrere a bagni tiepidi. Inoltre, l’assunzione di tisane, tè ed infusi aiuta a scongiurare il pericolo disidratazione. Lo stesso discorso vale per i cibi dalla consistenza liquida come il brodo e le zuppe. In fatto di alimentazione, è come sempre valido il consiglio di consumare quotidianamente frutta e verdura di stagione.

Monitorare la temperatura ed il tasso di umidità degli ambienti interni è molto importante, così come porre rimedio a spifferi e dispersioni di calore. In questo senso bisogna ricordare che la manutenzione periodica degli impianti di riscaldamento è strettamente necessaria.

Nelle giornate più fredde bisogna ridurre le uscite allo stretto necessario perché oltre al pericolo rappresentato dalle basse temperature esiste quello determinato dalla presenza di acqua e ghiacci che rendono insidiose le strade.

Non dimentichiamo che se in condizioni normali il freddo rappresenta un pericolo per gli anziani, questo costituisce per i pazienti disabili e non autosufficienti una vera e propria emergenza: in questi casi è consigliabile valutare l’attivazione di un piano di assistenza domiciliare.

Contattaci per una consulenza gratuita
risponderemo a tutte le domande e valuteremo insieme il servizio più adatto alle tue esigenze​

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.
Nome
Selezionare il servizio

ogni giorno ci prendiamo cura delle persone che ami

Office location

Le strutture

La Casa di Trepuzzi

Via Mazzotta - 73019 Trepuzzi (Lecce)

La Casa di Squinzano

Via Raffaello Sanzio - Squinzano (Lecce)

Orari lavorativi

© 2024 Created by bpmsoft