Esistono regole precise per salvaguardare la salute del cuore? Secondo gli esperti sì: è l’American Heart Association a individuare sette obiettivi di salute cardiovascolare il cui raggiungimento, anche solo parziale, ridurrebbe per i pazienti i rischi e allungherebbe la vita.

Più di uno studio negli ultimi anni ha indagato e valutato il rapporto tra il conseguimento di questi obiettivi e l’efficacia per la salute cardiovascolare dei pazienti, confermando che il raggiungimento di anche uno di solo di questi, a qualsiasi età, ostacolerebbe lo sviluppo dei principali fattori di rischio per le patologie dell’apparato cardiovascolare.

Ma quali sono precisamente questi obiettivi?

  1. Controllo dell’Indice di Massa Corporea (BMI): è un valore che si calcola prenderndo in considerazione specifici parametri quali il peso e l’altezza, capace di dirci se la nostra condizione contempla il sovrappeso o l’obesità. Per essere ottimale, deve essere inferiore al valore del sovrappeso;
  2. Attività fisica: la sedentarietà è deleteria per la salute del cuore. L’obiettivo consigliato dagli esperti, compatibilmente con il proprio stato di salute, è quello di svolgere settimanalmente 75 minuti di attività sportiva sostenuta o, in alternativa, 150 minuti di attività moderata;
  3. Fumo: il tabagismo è un’abitudine deleteria non solo per il cuore, ma per l’intero nostro organismo e va necessariamente eliminata;
  4. Pressione sanguigna: è uno dei cosiddetti parametri vitali, utili nella valutazione della funzionalità complessiva del nostro organismo. Per essere considerata ottimale, deve rientrare in un preciso range di valori, pari a 120/80 mmHg;
  5. Alimentazione: l’importanza di una dieta sana, varia ed equilibrata è centrale nella prevenzione delle patologie cardiovascolari e non solo. Il modello di riferimento è quello della dieta mediterranea, che include abbondanti porzioni di frutta, verdura, cereali integrali, legumi, pesce e frutta secca.
  6. Colesterolo: è un composto organico presente presente nel nostro organismo, che svolge alcune funzioni essenziali per il suo funzionamento. La sua eccessiva concentrazione nel sangue è pericoloso perché può comportare l’insorgenza di malattie cardiovascolari, soprattutto negli individui della terza età. Riuscire a mantenerlo entro i normali livelli è perciò importantissimo;
  7. Glicemia: è la quantità di glucosio presente nel sangue. Il livello ottimale da mantenere è quello compreso tra 70 e 100mg/dl, altrimenti si corre il rischio di sviluppare patologie importanti, tra cui il diabete.

I risultati delle ricerche condotte parlano chiaro: per i soggetti che hanno raggiunto tre o quattro target il rischio di morte durante lo studio si era ridotto del 16% rispetto a coloro che non ne raggiungevano più di due, mentre il raggiungimento di cinque-sette target aveva ridotto il rischio del 29%. Buoni i risultati anche in fatto di malattie coronariche e ictus, per le quali il rischio si è ridotto del 22% per ogni obiettivo raggiunto al livello ideale.

Augurarsi di non avere alcun fattore di rischio per paziente cardiovascolare è un’utopia, questi studi però dimostrano che nei soggetti anziani avere almeno un fattore di rischio a livello ottimale può fare una differenza sostanziale.