Un anziano su cinque ne è affetto: parliamo del delirium, ovvero quello stato confusionale acuto, caratterizzato dall’alterazione dello stato di coscienza del paziente e che si manifesta generalmente attraverso una serie di sintomi neuropsichiatrici, quali deficit di memoria, disorientamento, disturbi del linguaggio, della percezione, del sonno e/o del pensiero, deliri, labilità dell’umore, difficoltà motorie, allucinazioni.

Si tratta fortunatamente di una condizione di tipo transitorio, che non supera in genere la durata massima di sei mesi e di conseguenza reversibile, ma che non per questo va sottovalutata: negli over 80 il delirium raddoppia infatti l’indice di mortalità. Inoltre, cadute, problemi di incontinenza e piaghe da decubito sono a loro volta complicanze della confusione mentale acuta: il pericolo di una sostanziale perdita dell’autosufficienza in casi di questo genere è dunque reale.

A favorire l’insorgere della sindrome sarebbero, tra le altre cose, i frequenti ricoveri in ospedale: questi possono infatti rivelarsi traumatici per l’anziano che si ritrova improvvisamente lontano dalla propria abitazione, dai propri familiari ed in generale dalle proprie abitudini, tanto da causargli un disorientamento tale da dare luogo ad episodi di delirium. Tra le altre cause troviamo intossicazioni, carenze nutrizionali, interventi chirurgici, traumi e malattie.

Studi recenti suggeriscono che il delirium si può prevenire attraverso una buona conoscenza dei fattori di rischio ed un’attenta valutazione dei primi segnali. Inoltre, un piano di assistenza efficace può essere rappresentato da alcuni interventi quali:

  • Orientamento alla realtà attraverso l’utilizzo di grandi orologi e calendari;
  • Assicurare una buona veduta dalla finestra che aiuti a mantenere un contatto con la realtà esterna;
  • Ripetere regolarmente le informazioni utili;
  • Ottimizzare l’acuità visiva attraverso l’uso di occhiali e una buona illuminazione dell’ambiente;
  • Massimizzare l’acuità uditiva assicurandosi dell’uso e della funzionalità di eventuali protesi, ridurre i rumori troppo intensi;
  • Usare quotidianamente oggetti che siano famigliari al paziente;
  • Incentivare la frequentazione di famigliari e amici;
  • Evitare l’immobilizzazione;
  • Controllare costantemente la temperatura corporea del paziente e provvedere alla sua idratazione.

Si tratta di misure che possono sembrare banali ma che risultano efficaci sia nella prevenzione che nel miglioramento della qualità di vita e la serenità del paziente affetto da episodi di delirium.