Sono moltissimi gli anziani che soffrono di presbiacusia, ovvero di quella forma di sordità legata all’età. Il progressivo peggioramento dell’udito correlato al passare degli anni è un processo pressoché inevitabile, che impatta sensibilmente sulla qualità di vita dell’anziano, compromettendone in maniera più o meno profonda la sfera comunicativa e quindi sociale.

Secondo una recente ricerca, ritardare o addirittura prevenire questo disturbo è possibile e ancora una volta a giocare un ruolo di primo piano sarebbe l’alimentazione: stando a quanto rivelato da uno studio del Brigham and Women’s Hospital di Boston, pubblicato sull’American Journal of Epidemiology, una dieta equilibrata come quella mediterranea costituirebbe il banale ma efficace segreto per ridurre il rischio di sviluppare problemi uditivi.

Non si tratta di una vera e propria novità: già in passato diversi studi hanno insistito su come determinate sostanze nutrienti (carotenoidi, betacarotenoidi, folato e omega 3) contribuirebbero a proteggere l’udito, e la recente ricerca non fa che confermare il rapporto esistente tra la sua eventuale perdita o compromissione ed il modello alimentare seguito.

Il risultato della recente ricerca portata a termine oltreoceano non fa che darci un motivo in più per seguire la dieta mediterranea, di cui i benefici sono innumerevoli ed innegabili: non dobbiamo dimenticare infatti che il modello nutrizionale riconosciuto persino dall’UNESCO nella lista dei Patrimoni orali ed immateriali dell’umanità, basato sul consumo di cereali, frutta, verdura, semi e olio di oliva e che ammette saltuariamente quello di pesce, carne bianca, legumi, uova, latticini, vino rosso e dolci, riducendo invece al minimo l’assunzione di grassi animali e carni rosse, influisce positivamente sulla longevità, sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari, croniche (diabete ed obesità) e su alcuni tumori.