Nonostante gli sforzi e le misure adottate, il Coronavirus si è diffuso al di fuori della Cina: è infatti presente ormai in 24 paesi, tra cui l’Italia dove si è riscontrato un numero considerevole di casi confermati dall’OMS.
Nel nostro paese i decessi sono stati finora sette e hanno dato dimostrazione di quanto possa essere pericoloso il virus per gli anziani dalla salute già compromessa. Questo perché gli anziani, pur essendo meno esposti al contagio rispetto ai giovani, hanno maggiori probabilità di sviluppare infezioni gravi. Le cause sono un sistema immunitario già malandato, la presenza di patologie croniche quali la broncopneumopatia cronica ostruttiva, il diabete e lo scompenso cardiaco, oppure l’esistenza di condizioni particolari e debilitanti come la malnutrizione.
Spesso sentiamo dire che un simile discorso è valido anche per la banale influenza o le sindromi da raffreddamento, ma sono affermazioni solo parzialmente corrette: il raffreddore infatti solo raramente comporta complicazioni gravi o letali, perché interessa per lo più naso e gola, ovvero le vie aeree superiori, mentre l’influenza stagionale può essere ostacolata con il ricorso ai vaccini, che costituiscono un’arma seria ed efficace in fatto di riduzione dei rischi nel paziente fragile. Per la COVID-19 invece non abbiamo ancora né farmaci specifici né vaccini, ed è questo a renderla potenzialmente letale per i pazienti in condizioni di salute già precarie.
Cosa possiamo fare allora per proteggere gli anziani?
Oltre alle indicazioni diffuse dal Ministero della Salute (lavarsi bene e spesso le mani oppure igienizzarle con appositi disinfettanti, evitare luoghi troppo affollati, starnutire e tossire mettendo un fazzoletto davanti alla bocca oppure nell’incavo nel gomito, non toccarsi la bocca con le mani), esistono misure di prevenzione specifiche per gli anziani: i geriatri raccomandano ad esempio di fare molta attenzione a segni di malessere nuovi e improvvisi come l’affaticamento e i dolori muscolari, di non prendere freddo e di seguire una dieta equilibrata e sana per mantenersi in forze. Sempre secondo gli specialisti, è meglio limitare le visite a casa a poche persone e utilizzare prodotti per la pulizia dell’ambiente domestico a base di alcol dopo aver ricevuto ospiti. Alla prima comparsa dei sintomi attribuiti al Coronavirus (febbre, astenia, dolori muscolari, tosse secca) è bene evitare gli eccessivi allarmismi perché potrebbero essere determinati da altre malattie più comuni, ma è indispensabile consultare subito il proprio medico telefonicamente, evitando di recarsi allo studio.