Quando i valori della pressione arteriosa non superano i 90/60 mmHg, siamo soliti parlare di ipotensione o, più comunemente, “pressione bassa”. Si tratta di una condizione che può essere determinata da fattori diversi e più o meno gravi, ma è frequente, nei soggetti anziani e non, che si verifichi quando le temperature si alzano. Ciò avviene perché queste contribuiscono ad alimentare uno dei fattori che possono provocarla, ovvero la disidratazione.
Sappiamo che i valori della pressione sanguigna indicano la forza che il sangue esercita una volta pompato dal cuore attraverso i vasi: una pressione troppo bassa, e dunque il mancato raggiungimento di tessuti e organi periferici, può provocare malori e scompensi anche gravi ed è per questo una condizione da non sottovalutare, specie nei soggetti anziani.
Ne distinguiamo tre tipologie: quella ortostatica, la più comune, quella neuronale mediata e quella da shock, la più grave.
A determinare la prima può essere un semplice cambio di posizione se compiuto improvvisamente e con poca cautela: sono i tipici “giramenti di testa” che avvertiamo talvolta quando ci si mette in piedi troppo rapidamente da una posizione sdraiata o seduta.
È proprio l’ipotensione ortostatica ad essere influenzata dal basso livello di disidratazione del corpo, che può essere determinata a sua volta da un’eccessiva perdita di liquidi rispetto a quelli assunti, causata in genere da uno stato febbrile, diarrea, vomito o sudore.
A contribuire all’abbassamento della pressione può contribuire anche l’assunzione di determinate classi di farmaci, quali i diuretici, i betabloccanti, gli Ace inibitori ed i farmaci per l’ansia e la depressione.
Tra le sue conseguenze si annoverano disturbi quali capogiri e vertigini, che possono degenerare in vista appannata, emicranie e svenimenti. Pur trattandosi di un fenomeno che non riguarda esclusivamente i soggetti più anziani, è per questi ultimi che rappresenta un pericolo maggiore: nella terza età le cadute possono infatti provocare le tanto temute fratture ossee.
Quali sono allora i rimedi e le tecniche per prevenire questa condizione?
Durante la bella stagione è fondamentale prevenire la disidratazione immettendo quindi quotidianamente la giusta quantità di liquidi nel corpo.
È inoltre consigliabile evitare di stare in piedi per troppo tempo ed i bruschi cambi di posizione.
Alcune abitudini alimentari possono aiutare nel mantenere la pressione sanguigna nei giusti range: ad esempio, sostituire gli abituali 3 pasti quotidiani con 6 di portata inferiore, oppure consumare abitualmente alimenti che ne influenzano positivamente i valori.