Ormai non si parla d’altro: da Wuhan, in Cina, il nuovo coronavirus minaccia di diffondersi in tutto il mondo rendendo necessarie misure di sicurezza straordinarie volte a contenerlo. Ma di cosa si tratta esattamente e quali sono gli accorgimenti da adottare per proteggerci?

I coronavirus sono una famiglia di virus comuni, così chiamati per il loro aspetto dotato di “punte” e che generalmente non causano grossi problemi. Talvolta però appaiono ceppi di coronavirus particolarmente pericolosi, che non si limitano a causare comuni raffreddori come solitamente accade. È stato ad esempio il caso della Sars (sindrome respiratoria acuta grave), che provocò più di 700 morti, e della Mers (sindrome respiratoria mediorientale). Quello di cui sentiamo parlare attualmente è un coronavirus finora sconosciuto, denominato 2019-nCoV e che perciò definiamo “nuovo”.

I suoi sintomi non sono molto diversi da quelli di una banale influenza stagionale: febbre, tosse e talvolta difficoltà respiratorie, che si manifestano in un arco di tempo compreso tra i due giorni e le due settimane dall’esposizione al virus. Anche il contagio avviene con le stesse modalità dell’influenza, quindi attraverso tosse e starnuti.

Attualmente non esistono antivirali specifici né vaccini, ma il fatto che il virus sia stato rapidamente identificato ed isolato deve farci ben sperare. Intanto, il trattamento consiste in sintomatici ed antivirali generici.

Se quando si parla di normale influenza gli anziani sono considerati la categoria più a rischio, la situazione determinata dal coronavirus può essere considerata analoga. Perciò adottare precauzioni adeguate può difenderci dal rischio:

  • Lavare spesso le mani con acqua e sapone o soluzioni alcoliche;
  • Evitare di toccarsi il viso, occhi, naso e bocca con le mani;
  • Starnutire o tossire all’interno di un fazzoletto o nell’incavo del gomito, non nelle mani;
  • Evitare i contatti con i malati;
  • Non uscire se si manifestano i sintomi;
  • Mangiare carne ben cotta e lavare con attenzione frutta e verdura;
  • Pulire accuratamente oggetti le cui superfici sono maggiormente esposte alla contaminazione;
  • L’uso di mascherine può aiutare, purché usate e indossate in modo corretto, ma ricordiamo che non esistono prove scientifiche sulla loro effettiva efficacia.