Quello dei calcoli renali è un problema col quale si convive, che non si può risolvere in maniera definitiva e chi ne soffre sa bene che se in parte la loro formazione deriva da una predisposizione genetica, dall’altra è determinata dalle nostre abitudini alimentari.

Ma cosa sono di preciso i calcoli renali? Si tratta di accumuli più o meno grandi di materiale solido che si formano nei reni quando le sostanze presenti nelle urine sono troppo concentrate, “sassolini” che si caratterizzano per forma, dimensione, composizione e colore diversi. Se di piccole dimensioni, riescono di solito a essere espulsi naturalmente ma se raggiungono dimensioni più grandi, i calcoli possono restare bloccati nel rene. È in questo caso che si manifestano i sintomi tipici della calcolosi renale: il dolore nella parte bassa della schiena e dell’addome, la nausea e la presenza di sangue nelle urine. È una condizione riguarda circa 9 italiani su 100, e non può certo definirsi un banale fastidio perché può degenerare in condizioni anche gravi, come l’insufficienza renale cronica.

La prevenzione è importantissima e ha uno dei suoi fondamenti nell’adeguata idratazione: l’assunzione di due litri di acqua al giorno è consigliata perché contribuisce ad abbassare la concentrazione delle urine e la conseguente formazione dei calcoli nei pazienti predisposti. L’alimentazione ha un ruolo non meno importante e, secondo gli esperti, la dieta mediterranea è il regime alimentare ideale se si vuole limitare il rischio di sviluppare nuovi calcoli. Ben venga dunque il consumo di alimenti come frutta, verdura, legumi, carboidrati complessi, pesce e olio extravergine di oliva.

Quali sono invece i cibi da evitare? Sempre secondo gli studi, il rischio di calcolosi renale aumenta scegliendo una dieta troppo ricca di proteine animali, zuccheri semplici e sale. Da evitare anche le bevande gassate e zuccherate. Smentita invece l’ipotesi secondo la quale chi chi soffre di calcolosi renale dovrebbe limitare al minimo il consumo di alimenti ricchi di calcio, che come sappiamo è fondamentale per la salute delle ossa. La raccomandazione a limitare il consumo di latticini e formaggi per ridurre la formazione di calcoli sarebbe dunque infondata.