L’abbiamo tanto attesa ed è finalmente arrivata. Dallo scorso 4 maggio siamo entrati ufficialmente nella cosiddetta “fase 2” e almeno in parte abbiamo ripreso quelle consuetudini che ci erano state precluse a causa del necessario lockdown da coronavirus.

Molte limitazioni sono state allentate ma, come tutti sappiamo, non si tratta ancora di un ritorno alla vera e propria normalità. I miglioramenti sono sotto gli occhi di tutti ma ora più che mai è importante non abbassare la guardia, soprattutto per quanto riguarda gli anziani e i soggetti più fragili.

Il fatto che abbiamo potuto ricominciare a incontrarli è stata la principale novità di questa nuova fase: ora è infatti consentito andare a trovare i propri parenti, nonni compresi. Le norme relative al distanziamento sociale, stabilite dall’Istituto Superiore di Sanità, restano però fondamentali e bisogna perciò mantenere una distanza di sicurezza di almeno un metro. Sappiamo quanto possa essere difficile doversi trattenere dall’abbracciare e baciare i propri cari dopo tanti giorni di separazione forzata, ma ricordiamoci sempre che rispettare queste norme vuol dire tutelare innanzi tutto la loro salute. Rimane comunque preferibile incontrarsi all’aperto e si sconsigliano incontri di lunga durata. Gli assembramenti sono ancora vietati.

In questa seconda fase sono cambiate anche le indicazioni riguardo l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, ovvero guanti e mascherine, che sono diventati obbligatori negli spazi pubblici chiusi, sui mezzi di trasporto e in tutte quelle situazioni in cui non sia possibile rispettare le distanze di sicurezza: sono dunque compresi gli ambienti domestici in occasione delle suddette visite. Quando riceviamo qualcuno, può essere utile in fatto di pulizia degli ambienti qualche accortezza in più: ricordiamoci quindi di igienizzare le superfici con cui i nostri ospiti sono venuti in contatto (maniglie delle porte, bagno, sedie, tavoli). Diverso è il discorso per coloro che sono ospiti in strutture sanitarie: in questo caso l’accesso ai parenti dei pazienti è consentito solo nei casi indicati dalla Direzione della struttura stessa, che è quindi l’unica a poter dare indicazioni in merito.

Siamo inoltre autorizzati ad uscire per motivi di necessità, salute, lavoro o per svolgere attività motoria: questo è un aspetto a cui prestare molta attenzione. Ribadiamo spesso quanto sia importante l’attività fisica nella prevenzione di molte patologie e per il nostro benessere mentale, ma in questa particolare circostanza dobbiamo più che mai tener presente che gli anziani devono compiere sforzi fisici nei limiti delle proprie possibilità e soprattutto del loro effettivo stato di salute. Per queste ragioni, rimane sconsigliato uscire per coloro che sono più vulnerabili perché affetti da patologie gravi come quelle cardiovascolari, il diabete o l’ipertensione.

Se l’età di per sé non costituisce da sola un discrimine valido in questo senso, bisogna usare come sempre il buon senso affidandosi al parere del medico curante. Il rischio di contagio, lo sottolineiamo, non è ancora del tutto svanito e bisogna perciò approcciarsi alle norme in vigore con la dovuta prudenza.