Covid-19, maggiori rischi per i fumatori

Covid-19, maggiori rischi per i fumatori

Nessuno dovrebbe sorprendersi: le gravi conseguenze che possono scaturire dall’abitudine a fumare non sono certo una novità. Date le circostanze però, può essere utile specificare in che maniera e in quale misura il tabagismo possa rappresentare una criticità aggiuntiva nei pazienti affetti da Covid-19.

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“La casa”: momenti di gioia e condivisione con gli anziani

“La casa”: momenti di gioia e condivisione con gli anziani

La condivisione, la socializzazione e la partecipazione attiva alla vita della comunità sono aspetti fondamentali per il benessere psicofisico degli anziani. Presso “La casa”, la nostra struttura per anziani, abbiamo sempre posto grande attenzione a questi aspetti, offrendo ai nostri ospiti un ambiente accogliente e familiare in cui sentirsi a casa.

In uno dei nostri ultimi incontri, abbiamo deciso di organizzare un’attività laboratoriale molto speciale: la preparazione delle famose “puddhrìche salentine”, piatto tipico della nostra regione. A guidare gli ospiti in questa esperienza è stata l’assistente sociale Tornese Cinzia, che si occupa con passione e dedizione delle attività laboratoriali degli ospiti di “La casa”.

Gli anziani hanno dimostrato grande entusiasmo e partecipazione, lavorando con impegno e buona disposizione sotto la guida attenta di Tornese Cinzia. Le foto che abbiamo scattato durante l’attività testimoniano la bellezza di questi momenti di convivialità e di creatività, in cui gli anziani hanno avuto la possibilità di mettere in gioco le proprie capacità e di condividere con gli altri i propri talenti e le proprie passioni.

L’attività laboratoriale è solo una delle tante iniziative che organizziamo per i nostri ospiti, al fine di offrire loro un ambiente stimolante e arricchente, in cui sentirsi attivi e coinvolti nella vita della comunità. Presso “La casa” siamo convinti che la partecipazione attiva alla vita sociale e culturale sia un elemento fondamentale per il benessere e la salute degli anziani, e ci impegniamo quotidianamente per garantire loro un’esperienza di vita serena e appagante.

Grazie a Tornese Cinzia per il suo prezioso contributo alla vita quotidiana dei nostri ospiti, e grazie a tutti gli anziani di “La casa” per la loro partecipazione e il loro entusiasmo!

Alzheimer, primo farmaco approvato dopo 20 anni

Alzheimer, primo farmaco approvato dopo 20 anni

Il via libera dell’Fda al farmaco contro l’Alzheimer aducanumab, arrivato oggi, viene dopo vent’anni di fallimenti della ricerca in questo campo, e di sicuro aumenta le speranze di milioni di pazienti in tutto il mondo, finora frustrate da centinaia di stop a terapie considerate promettenti. Secondo l’ente americano, che comunque ha chiesto un nuovo test clinico, la terapia messa a punto da Biogen ha le potenzialità per rallentare il decorso della malattia.

La decisione della Fda è stata presa nonostante l’opposizione della commissione indipendente di esperti dell’agenzia e di altri esperti in materia di Alzheimer secondo i quali non ci sono prove sufficienti che dimostrino che il farmaco possa davvero aiutare i pazienti. La terapia consiste in una iniezione al mese per via endovenosa che nella terapia contro l’Alzheimer contribuirebbe a rallentare il declino cognitivo dei pazienti che si trovano allo stadio iniziale della malattia.

Si tratta del primo trattamento che interessa il decorso e non si limita ad aggredire i sintomi della demenza. “Siamo consapevoli dell’attenzione che circonda questa approvazione – ha affermato Patrizia Cavazzoni, che dirige il Center for Drug Evaluation and Research dell’Fda -.Sappiamo che la terapia ha generato l’attenzione della stampa, dei pazienti e di molti soggetti interessati”.

Quello di una terapia per l’Alzheimer negli ultimi anni è apparso come il ‘sacro Graal’ della medicina. Ancora nel 2018 un editoriale su Jama aveva censito 400 fallimenti di test clinici sull’uomo di potenziali terapie, con diverse multinazionali che avevano deciso in corso d’opera di abbandonare del tutto la ricerca in questo campo, e negli anni successivi le cose non sono andate meglio. Lo stesso test di adacanumab era stato considerato fallito in un primo momento, prima che un approfondimento delle analisi dimostrasse un certo beneficio sulla malattia allo stadio iniziale. Attualmente, si legge sul sito del ministero della Salute, il numero totale dei pazienti con demenza è stimato in oltre 1 milione (di cui circa 600.000 con demenza di Alzheimer) e circa 3 milioni sono le persone direttamente o indirettamente coinvolte nella loro assistenza, con conseguenze anche sul piano economico e organizzativo. Il problema ovviamente non è solo italiano.

Nel 2010 35,6 milioni di persone risultavano affette da demenza con stima di aumento del doppio nel 2030, del triplo nel 2050, con 7,7 milioni di nuovi casi all’anno (1 ogni 4 secondi) e con una sopravvivenza media, dopo la diagnosi, di 4-8-anni. “Oggi è una giornata storica – commenta su Twitter il virologo Roberto Burioni -.Approvato da FDA il primo farmaco efficace contro il morbo di Alzheimer”. “E’ il primo farmaco dopo vent’anni che sembra poter aiutare i malati, ma non sarà per tutte le persone colpite da Alzheimer” spiega Paolo Maria Rossini, direttore del Dipartimento di neuroscienze-neuroriabilitazione dell’Irccs San Raffaele Roma. “Questo nuovo farmaco” continua Rossini, “è il primo in grado di interferire con uno dei tanti ‘killer’, la proteina beta-amiloide ma per quello che ricordo ha potenziali effetti collaterali come microemorragie cerebrali. Chi lo farà ( stimo in Italia circa 100mila pazienti candidali se ci sarà l’ok dell’Ema e dell’Aifa) dovrà sottoporsi a risonanze magnetiche e aver documentato la presenza della proteina beta-amiloide”.

Covid-19, perché non dobbiamo avere dubbi sul vaccino

Covid-19, perché non dobbiamo avere dubbi sul vaccino

Caratteristiche, efficacia e sicurezza del vaccino anti Covid-19 sono temi molto discussi e dall’inizio della campagna vaccinale si sono sollevate perplessità e timori da parte di chi manifesta la volontà di non sottoporvisi: sono, secondo studi e statistiche, le stesse persone che hanno poca fiducia nei confronti dei vaccini in generale e i loro dubbi non hanno ragione di esistere. Proviamo perciò a fare un po’ di chiarezza e a capire perché è fondamentale che tutti, quando sarà il nostro turno, ci vacciniamo.

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Stimolazione cognitiva: 5 attività per allenare la mente

Stimolazione cognitiva: 5 attività per allenare la mente

Lo sappiamo bene: la salute non dipende soltanto dal benessere fisico. Invecchiare bene vuol dire anche prevenire, per quanto possibile, il decadimento cognitivo cercando di mantenere intatte facoltà mentali quali memoria, linguaggio, capacità di ragionamento e di attenzione, senza dimenticare quelle relative alla percezione di se stessi e all’orientamento nel tempo e nello spazio.

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Sette consigli per prevenire le patologie cardiovascolari

Sette consigli per prevenire le patologie cardiovascolari

Esistono regole precise per salvaguardare la salute del cuore? Secondo gli esperti sì: è l’American Heart Association a individuare sette obiettivi di salute cardiovascolare il cui raggiungimento, anche solo parziale, ridurrebbe per i pazienti i rischi e allungherebbe la vita.

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