Sin dall’inizio della pandemia è stato l’argomento più largamente dibattuto: quanto sono effettivamente utili i guanti e le mascherine? Ed eventualmente, qual è il corretto utilizzo?

Per quanto riguarda i guanti in realtà non si tratta di un passo indietro, né di una ritrattazione: da tempo gli esperti si erano dichiarati contrari al loro utilizzo perché, come afferma oggi l’Oms, aumenterebbero il rischio di infezione, auto-contaminazione e trasmissione del virus agli altri. Come altri dispositivi, i guanti possono generare false sicurezze in chi li indossa, diventando essi stessi un pericoloso veicolo per l’infezione. Molto meglio lavare le mani con acqua e sapone oppure, laddove non fosse possibile, utilizzare soluzioni disinfettanti in gel a base di alcol. Nei luoghi pubblici (supermercati in primis) l’Oms raccomanda pertanto l’installazione di distributori di igienizzante per le mani all’ingresso e all’uscita, ribadendo che migliorare le pratiche di igiene delle mani può contribuire significativamente a prevenire la diffusione del coronavirus.

E le mascherine? Secondo le nuove linee guida diffuse, le mascherine vanno indossate sempre e da tutti nei luoghi pubblici e non solo dal personale sanitario, dalle persone che assistono malati e dai pazienti affetti da Covid-19 come affermato in precedenza. Per noi le recenti affermazioni non fanno poi molta differenza: in Italia l’uso delle mascherine è infatti obbligatorio in tutti i luoghi chiusi ed accessibili al pubblico nonché all’aperto, quando non si è sicuri di poter mantenere la distanza di almeno un metro dagli altri. Ma come sappiamo l’Oms è un organismo mondiale, che con le recenti indicazioni raccomanda i governi di tutti i paesi ad incoraggiare l’uso delle mascherine in presenza di un’ampia diffusione del virus e nelle occasioni in cui la distanza fisica è difficile da mantenere, come i trasporti pubblici, i negozi o in altri ambienti chiusi e affollati.

Precisare che la mascherina da sola non basta a proteggerci è doveroso ma lo è anche consigliarne l’uso responsabile, perché insieme al distanziamento sociale e alla corretta igiene delle mani, contribuisce a limitare il contagio e a proteggere i soggetti più fragili della comunità, come gli anziani. “È necessario proteggere se stessi e gli altri” ha detto la portavoce dell’Oms Margaret Harris, aggiungendo: “Non è finita. Non sarà finita fino a quando non ci sarà più il virus in nessuna parte del mondo.”