In questi giorni siamo tutti tenuti a stare in casa: per nessuno è semplice, ma per gli anziani l’emergenza sanitaria che stiamo attraversando e l’isolamento che ne consegue possono rappresentare un vero e proprio trauma. Ritrovarsi improvvisamente privati di piccole libertà e svaghi quotidiani può infatti avere ripercussioni negative sul loro benessere psichico e accentuare il senso di solitudine.

Dobbiamo perciò fare in modo che il tempo trascorso tra le mura domestiche non si traduca in mancanza di stimoli. Mantenere il cervello attivo vuol dire impedirgli di deteriorarsi o rallentare i processi degenerativi: scegliendo passatempi appropriati si può allenare la mente con esercizi che stimolino la memoria, le capacità intellettive e cognitive, ma anche la creatività e la manualità dell’anziano, in modo da impiegare questo tempo in maniera proficua.

Le operazioni utili per allenare la mente comprendono solitamente processi che si possono ricondurre ai cosiddetti esercizi di logica, i quali hanno generalmente l’obiettivo di ritrovare un ordine delle cose. Gli specialisti sono esperti nel mettere alla prova i pazienti con esercizi specifici e talvolta complessi, ma in casa può essere sufficiente dedicarsi ad attività e giochi semplici come l’enigmistica, la dama e gli scacchi, i puzzle, gli shangai, il domino, le carte da gioco ed i giochi da tavolo non troppo elaborati. Ovviamente può essere utile anche dedicarsi alla la visione di film, documentari, alla lettura di libri e riviste e alla scrittura di un diario giornaliero, oppure alla compilazione di elenchi che comprendano le attività svolte durante il giorno, i pasti, gli oggetti utilizzati, ecc.

Così come le attività mentali vanno scelte considerando anche le eventuali disabilità, quelle manuali devono essere selezionate anche in base allo stato fisico dell’anziano e alla sua mobilità. Tra queste troviamo ad esempio il cucito e il ricamo, il giardinaggio, la cucina, le attività artistiche o musicali, per citarne solo qualcuna. Non dimentichiamo poi l’attività fisica nei soggetti il cui stato di salute lo consente, che è sempre un fattore determinante nella prevenzione di tante patologie.

Concludiamo dicendo che, in generale, è importante in questo momento delicato far sentire la nostra presenza e vicinanza alle persone anziane che sono come spesso accade le più fragili: facciamo quindi in modo che si sentano utili e coinvolte nella nostra quotidianità.