Che l’olio extravergine d’oliva sia l’oro della terra e un alimento irrinunciabile per le nostre tavole non è un segreto per nessuno. Da oggi sappiamo che fa anche bene al cervello, soprattutto a quello degli anziani, perché in grado di invertire il processo di invecchiamento dei neuroni.

Parliamo più precisamente l’idrossitirosolo , sostanza presente appunto nell’olio d’oliva e capace di proteggere e stimolare la neurogenesi, ovvero quel processo attraverso il quale il cervello dei mammiferi produce nuovi neuroni, rendendo possibile la formazione della memoria episodica. A scoprirlo e dimostrarlo attraverso una recente ricerca è stato un team di studiosi dell’Istituto di biochimica e biologia cellulare del CNR.

Parliamo spesso dei benefici della dieta mediterranea, e questo studio su uno dei suoi principali componenti non fa che confermare l’idea che si tratti di un regime alimentare equilibrato e utile a salvaguardare la salute dell’anziano: l’assunzione regolare di questa sostanza antiossidante consentirebbe infatti non solo di preservare i neuroni, ma anche di aumentarne la funzionalità andando ad ostacolare l’inevitabile deterioramento della neurogenesi dovuto all’avanzare dell’età. 

Da non sottovalutare, inoltre, il risvolto ecologico della scoperta: i residui della lavorazione delle olive, altamente inquinanti, contengono grandi quantità di idrossitirosolo. Non si esclude che la recente scoperta possa incentivare il miglioramento delle procedure di separazione, aumentando la produzione della sostanza nutritiva e riducendo al contempo l’impatto nocivo della lavorazione.