Che l’Italia non sia un paese di giovanissimi non è certo una novità, ma quelli emersi dall’ultimo Rapporto Istat 2019 sono dati da nuovo record nazionale: sono infatti 168,9 gli over 65 ogni 100 giovani ed aumenta incessantemente il numero assoluto di over 75. Come è facile intuire, un quadro simile si traduce in un considerevole numero di pazienti affetti da malattie croniche e di malati complessi che affollano gli ospedali ed i pronto soccorso.

A rendere questi dati preoccupanti, è il fatto che non siamo attrezzati per affrontare una simile situazione: non solo il numero dei posti letto geriatrici non risulta sufficiente a reggere l’onda d’urto, ma i Pronto Soccorso sono ad oggi sprovvisti anche di corsie preferenziali per pazienti anziani e fragili. Inoltre, i medici geriatri in Italia sono appena 2.500

In poche parole: da una parte sempre più anziani la cui gestione necessiterebbe di un approccio mirato e specialistico, dall’altra sempre meno posti letto e medici specializzati ed esperti nella gestione di quadri clinici complessi e critici. Sono la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) e la Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio (SIGOT) a lanciare un vero e proprio allarme con un documento intitolato “Il ricorso ospedaliero dei pazienti geriatrici al Pronto Soccorso e al ricovero ospedaliero” attraverso il quale richiedono al ministro della salute Roberto Speranza la predisposizione di un maggior numero di posti letto per i pazienti geriatrici, la creazione di percorsi dedicati a questa tipologia di malati, l’istituzione di una figura debitamente formata come quella dell’infermiere di emergenza geriatrica e l’aumento del numero dei posti di specializzazione in geriatria. Obiettivo: migliorare l’assistenza ospedaliera geriatrica proprio in un momento in cui l’affollamento del Pronto Soccorso si sta trasformando in un’emergenza sanitaria nazionale.