La pressione sanguigna, ovvero la pressione che il sangue esercita in seguito all’azione di pompa svolta da cuore, costituisce insieme alla frequenza respiratoria e a quella cardiaca, alla saturazione dell’ossigeno e alla temperatura corporea, uno dei cosiddetti segni vitali, ovvero uno di quei parametri utili nella valutazione della funzionalità complessiva del nostro organismo. 

Durante il periodo estivo, sono frequenti i fenomeni di ipotensione, ovvero quella che comunemente chiamiamo pressione bassa: a favorirla sono il caldo e la disidratazione e, nei soggetti anziani, può essere particolarmente insidiosa e provocare giramenti di testa, cadute e conseguenti lesioni più o meno gravi.

Come sappiamo la pressione sanguigna si misura in millimetri di mercurio (mmHg) e viene definita attraverso due valori, uno massimo ed uno minimo. Questi indicano rispettivamente la pressione sistolica e quella diastolica, e cioè la pressione del sangue esercitata sulle pareti dei vasi arteriosi durante la fase di contrazione del muscolo cardiaco e quella rilevata durante la successiva fase di rilassamento.

Le linee guida internazionali consigliano di effettuare la misurazione della stessa da seduti e di ripetere le rilevazioni più volte durante l’arco della giornata, perché i valori pressori del sangue possono subire variazioni anche notevoli durante le 24 ore. Inoltre, se lo strumento utilizzato è manuale, è consigliabile gonfiare il bracciale ad una pressione iniziale relativamente alta, specie se il soggetto è anziano: si prevengono così sia le letture sottostimate, determinate dal cosiddetto gap ascoltatorio (suoni avvertibili durante la deflazione del bracciale), che quelle sovrastimate, causate talvolta dalla resistenza esercitata dai tessuti vascolari, che nell’anziano sono spesso interessati da fenomeni di sclerosi.

Fatte queste doverose premesse, rispondiamo alla domanda che siamo posti all’inizio, e cioè quali siano i valori ottimali per un anziano: quando i valori della pressione non superano i 90/60 mmHg si parla di pressione bassa, perciò a livello internazionale vengono ritenuti ottimali i valori pari a 120/80 mmHg. Per mantenerli entro questi range, è fondamentale durante la bella stagione prevenire la disidratazione assumendo liquidi a sufficienza, ma anche evitando di stare troppo tempo in piedi, di cambiare troppo bruscamente posizione e di uscire durante le ore più calde del giorno.