Secondo il calendario mancherebbe ancora qualche giorno al suo arrivo ufficiale, ma le temperature non mentono: ormai l’estate è iniziata. Se per tanti si tratta della stagione più amata, quella del relax e delle vacanze, per gli anziani l’estate è un periodo di allerta, durante il quale non bisogna mai abbassare la guardia perché il caldo cela innumerevoli pericoli, spesso sottovalutati.

Capogiri, cali di pressione, svenimenti, crampi, aritmie: questi ed altri sono i rischi legati al caldo eccessivo, in particolare per coloro che presentano quadri clinici aggravati dalla presenza di malattie cardiache, diabete, demenze, obesità e altre patologie croniche.

Se c’è un aspetto cui bisogna prestare particolare attenzione in questo periodo, è quello dell’idratazione dell’organismo: quando la temperatura sale, la sudorazione aumenta e la quota di acqua e sali minerali persa mediante questo processo naturale deve essere reintegrata bevendo. È però risaputo che negli anziani lo stimolo della sete tende a scomparire, e ciò aumenta le probabilità di andare incontro non solo alla disidratazione, ma anche alla carenza di sostanze importanti  come il potassio, necessario per il normale funzionamento di cellule, nervi e muscoli.

L’assunzione di liquidi è dunque fondamentale, ma quanto e cosa è meglio bere?

Secondo gli specialisti, tutti dovrebbero bere almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno, e tale indicazione generale può ritenersi valida anche per gli anziani. Questi però dimostrano frequentemente di non gradire particolarmente l’acqua: in questi casi può rivelarsi utile un piccolo accorgimento, che consiste nello spremere nel bicchiere qualche goccia di limone, di arancia o di pompelmo, che oltre ad insaporirla rendendola più gradevole per il palato, la “rinforza” in fatto di vitamine, preziose durante la terza età. Si possono inoltre diluire con l’aggiunta di acqua le spremute di frutta fresca, che sono in ogni caso da preferire ai succhi già pronti e confezionati, troppo zuccherati. Consigliati anche i frullati a base di yogurt magro (più digeribile del latte) e frutta, da preparare sempre con aggiunta di acqua, le granite, altamente rinfrescanti e quindi molto apprezzate, e bevande come tisane ed infusi da consumare dopo averle lasciate raffreddare. Alcol, bevande gassate o eccessivamente fredde sono da evitare.

Non va poi dimenticato che l’idratazione dell’organismo non avviene solo assumendo liquidi e che anche la preferenza verso determinati cibi solidi può fare la differenza in questo senso: con il caldo devono essere banditi quei cibi che necessitano di lunghi processi digestivi, mentre frutta e verdura di stagione vanno consumati quotidianamente. Si consigliano poi preparazioni da gustare fredde a base di pasta e riso con l’aggiunta di alimenti nutrienti ma leggeri quali uova soda, pomodori, tonno o pollo grigliato, e le minestre ed i passati di verdura contenenti legumi, anche questi da consumare a temperatura ambiente.

Infine, se questi accorgimenti non dovessero bastare, si può ricorrere agli integratori, da assumere sempre su consiglio del medico curante.