L’ictus occupa una delle prime posizioni nella classifica delle cause di morte più diffuse nel nostro paese ed è tra le patologie che più frequentemente provocano la perdita di autonomia da parte del paziente anziano.

L’insorgenza dell’ictus impedisce di fatto al tessuto cerebrale di ricevere il sangue e l’ossigeno di cui ha bisogno per mantenere in vita le cellule di cui è composto ma non sempre la sede primaria della malattia è il cervello: può infatti accadere che a fare da ostacolo alla circolazione siano un coagulo oppure un frammento imputabile alla rottura di una parete arteriosa.

In base alle cause scatenanti dunque, distinguiamo gli ictus di natura ischemica da quelli di natura emorragica.

Entrambi determinano danni che possono rivelarsi altamente invalidanti, che variano molto a seconda dei casi specifici e che devono essere valutati sul lungo termine. In linea di massima però possiamo dire che le conseguenze più comuni consistono in disturbi motori, del linguaggio (fino alla totale afasia), della nutrizione (in particolare la deglutizione), della comprensione ed episodi di incontinenza.

Per patologie di questo genere è ovviamente fondamentale la prevenzione: se su alcuni fattori di rischio non abbiamo alcun potere (età, sesso, razza o familiarità della malattia), si può e si deve intervenire su quelli potenzialmente trattabili tramite rimedio farmacologico o comportamentale: rientrano in questa categoria l’ipertensione cronica, il fumo sia attivo che passivo, il colesterolo alto, il diabete, l’obesità e il sovrappeso, le malattie cardiovascolari, l’eccesso di alcool e l’uso di droghe.

Successivamente al ricovero della durata del tempo ritenuto necessario in ospedale, l’assistenza domiciliare del paziente colpito da ictus è un compito quasi sempre troppo gravoso per i soli familiari, impreparati a questo compito e privi delle competenze professionali necessarie: è per questo necessario provvedere ad una forma di assistenza improntata alle condizioni generali del paziente, che faccia fronte alle sue esigenze specifiche in fatto di riabilitazione, assistenza sanitaria e igienica, vestizione, alimentazione, movimentazione, supporto infermieristico per la gestione delle terapie farmacologiche e supporto psicologico.