Condizioni economiche sfavorevoli, mancanza di salute ed energie, isolamento sociale e familiare: sono solo alcuni dei fattori che possono contribuire alla costruzione di una vita ai margini della società.

Questa condizione di solitudine ed emarginazione può causare veri e propri stati di depressione, soprattutto nella fetta più anziana della popolazione che anche in questo caso risulta essere una delle più vulnerabili. La modernità e la tecnologia ci consentono però di adoperare strumenti nuovi ed efficaci contro questo stato di cose: comunicare e mantenere i contatti con amici anche lontani sono bisogni innati dell’uomo, e lo sono a tutte le età. Non deve perciò stupire che siano sempre di più gli anziani che adoperano quotidianamente e con entusiasmo Internet come strumento di comunicazione e condivisione.

Sembra infatti che il gap tra giovani e anziani sull’utilizzo di Internet vada diminuendo di anno in anno: secondo le statistiche, di 35 milioni gli utenti che navigano su Internet in Italia, il 50,3 % è iscritto a Facebook e di questi ben l’11 % è formato da anziani. Un dato decisamente significativo se si considera che si tratta di strumenti assolutamente inediti per gli over 60 ed estranei al loro background culturale.

Le motivazioni che li spingono ad appropriarsi di simili strumenti sono i più vari: dal desiderio di ritrovare le amicizie del passato alla necessità di interagire con quelle attuali, specialmente quando si è impossibilitati ad uscire di casa oppure si vive una condizione di mobilità limitata; dalla volontà di stringere amicizie nuove, seppur virtuali, alla curiosità ed il piacere nel seguire le vite dei parenti, in particolare i nipoti, che spesso per motivi di studio o lavoro vivono lontani.

Tutto ciò non fa che influire positivamente sullo stato di salute degli anziani, soprattutto su quello mentale ed emotivo: sentendosi partecipi delle vite dei proprio cari il senso di solitudine diminuisce, così come sembrano diminuire alcuni disturbi specifici, ad esempio quelli legati alla memoria. Alcuni studi hanno inoltre dimostrato come la possibilità di ammalarsi di depressione cali drasticamente per i soggetti anziani che utilizzano i social network per tenersi in contatto con il mondo.

Nonostante si tratti anche in questo caso di una pratica non esente da rischi (basti pensare alle truffe online), si tratta dunque di un’ abitudine da incentivare: i riscontri sull’utilizzo della rete nella terza età sono assolutamente positivi e ci confermano che Internet ed i social network possono essere un importante strumento di integrazione e condivisione, che consentono ad una categoria vulnerabile come quella della terza età di sentirsi finalmente parte di una società con la quale non è più così difficile stare al passo.