Cominciamo col definire il concetto di omeostasi, ovvero la capacità dell’organismo di autoregolarsi, mantenendo costante l’ambiente interno e quindi opponendo resistenza ad ogni mutamento proveniente dall’esterno.

Quando questa capacità viene meno oppure subisce importanti variazioni, l’organismo va inevitabilmente incontro alla malattia. Ovviamente la capacità omeostatica non può che diminuire con l’avanzare dell’età, e ciò rende gli individui anziani vulnerabili e maggiormente soggetti alle malattie.

Vediamo quali sono le più frequenti:

  • Malattie neurodegenerative: sono malattie caratterizzate da una perdita progressiva delle facoltà mentali e cognitive dell’individuo che incidono sulla memoria, sulla capacità di movimento e su quella di comprendere e di reagire agli stimoli esterni. Le più comuni sono i morbi di Alzheimer e di Parkinson, entrambe classificate come demenze.
  • Ictus: ha come conseguenza una perdita della funzionalità del cervello, causata da un insufficiente apporto di sangue a un’area più o meno estesa dell’organo. Il 75% dei casi di ictus interessa persone dai 65 anni in su e ha tra le sue cause principali l’ipertensione.
  • Diabete: consiste in un aumento della concentrazione di glucosio nel sangue a causa di un difetto relativo alla produzione da parte del pancreas di insulina, sostanza indispensabile per il metabolismo degli zuccheri. Le complicazioni possono coinvolgere diversi organi quali l’occhio ed il rene, oppure il sistema nervoso ed il sistema cardiovascolare.
  • Arteriosclerosi: malattia del sistema circolatorio dovuta all’accumulo di materiale lipidico a livello dei vasi arteriosi, le cui pareti si irrigidiscono. Può avere conseguenze gravi come la formazione di trombi ed embolie.
  • Malattie respiratorie: hanno una forte incidenza tra le persone anziane e rappresentano circa un terzo delle cause di ospedalizzazione. Parliamo principalmente di polmoniti, bronchiti croniche ed enfisemi. Sono malattie che hanno ripercussioni serie sulle funzioni cardiache e cerebrali, e possono dunque avere complicanze gravi se trascurate.
  • Infarto: spesso mortale, l’infarto del miocardio è causato dalla “morte” di una porzione della muscolatura cardiaca a causa dell’occlusione di un’arteria o della sua rottura. I fattori di rischio sono familiarità, diabete, fumo, ipertensione, stress e consumo di sostanze stupefacenti. 
  • Osteoporosi: più frequente nella popolazione femminile che in quella maschile, si tratta di un’alterazione degenerativa delle ossa dovuta al loro indebolimento, causato da una diminuzione del tessuto che le costituisce.

L’insorgere di una o più patologie di questo genere, può rendere necessaria, in supporto alle cure mediche, l’elaborazione di un piano di assistenza domiciliare per l’anziano, che potrà così essere costantemente seguito da personale qualificato e competente nel mantenimento delle proprie condizioni psicofisiche ed aiutato nello svolgimento delle attività quotidiane.