Tra le problematiche collegate all’avanzare dell’età, quella legata alla deambulazione è senza dubbio una delle più diffuse: anche in assenza di patologie specifiche, l’indebolimento generale della struttura ossea e di quella muscolare possono determinare non poche difficoltà nel compiere movimenti un tempo scontati, e nello svolgimento delle attività quotidiane.

La velocità di deambulazione, il tempo di stazione doppia (ovvero il periodo di tempo durante il quale entrambi i piedi sono poggiati durante la deambulazione), la postura, che può ad esempio subire un’inclinazione in avanti, e la mobilità articolare sono i fattori che determinano l’andatura in un individuo e sono inevitabilmente soggetti a dei cambiamenti nell’anziano.

Il variare di questi elementi può determinare l’impossibilità a mantenere autonomia nei movimenti e alzarsi da una sedia o dal letto, girarsi, abbassarsi o ancora mantenere l’equilibrio, possono rappresentare un problema. Si rende allora necessario l’intervento da parte di una figura che abbia le competenze per poter assistere l’anziano, preservandone la sicurezza.

Una figura qualificata e con le competenze giuste, quale ad esempio l’OSS, può intervenire in simili contingenze occupandosi della sicurezza del paziente durante gli spostamenti.

Le sue mansioni non comprenderanno soltanto la deambulazione assistita, ma si estenderanno all’elaborazione di un vero e proprio piano di assistenza e riabilitazione volto al mantenimento delle condizioni di sicurezza e, quando possibile, di un margine di autonomia.

Verificherà dunque l’adeguatezza dei percorsi e degli ambienti, controllerà che la postura sia sempre quella adeguata, e, quando presenti, farà in modo che le indicazioni specifiche di fisioterapisti o fisiatri siano seguite attentamente.